Lettori fissi

lunedì 30 marzo 2020

Le declinazioni del Sostegno




Ciao a tutti,
sono la Prof.ssa Paola Li Vecchi e sono parte dell’organico a potenziamento. Vi starete chiedendo cosa significhi, esattamente come me lo sono chiesta io all’inizio dell’anno scolastico.
L’Istituto Garibaldi, nelle persone della Preside e del suo Staff, è sempre stato molto attento ai bisogni speciali degli alunni, quei bisogni che non sono espressi necessariamente da una diagnosi o riconducibili a problemi di apprendimento. Per essi ha richiesto da anni quindi al Ministero una figura che fosse a disposizione per guidare nel coro anche queste voci, attuando programmi ad hoc (per es. l’alfabetizzazione per alunni stranieri, il supporto pomeridiano ai compiti…). Ho scoperto quindi che il Potenziamento è una declinazione del Sostegno.
Questo è il mio vero primo anno di insegnamento, vengo da un percorso nell’ambito informatico nel privato, pur avendo una laurea in Lettere, ma quest’anno mi son detta: “Basta! Io faccio sì l’informatica, ma sono un’insegnante!”. Ho lasciato il posto fisso e ora sono una precaria a potenziamento.
Mia madre mi ripete spesso: “L’acqua trova sempre la sua strada!” e così mi sono immersa in quest’avventura nella tranquilla incertezza, ma solo in questi giorni ho capito che in questo particolare momento è esattamente qui che dovevo e voglio essere.
Sto apprendendo ora, insieme ai ragazzi che “incontro” virtualmente, che un’altra declinazione del Sostegno è la Didattica Accessibile: non c’è una piattaforma sola per stare loro vicini, nello stesso modo come in classe non c’è una metodo didattico efficace per tutti. Noi di Sostegno siamo come sarti, cuciamo la didattica su misura esattamente come un abito: ognuno ha il proprio abito che calza perfettamente!
E così entriamo in punta di piedi nelle vostre case col compito soprattutto di portare quella strana parola che è la “normalità”. Una normalità che è fatta di sorrisi, di partecipazione, di materie da studiare ma anche di semplici letture fatte da noi per loro, come con l’iniziativa che abbiamo lanciato “Leggere…è contagioso!”.
Questo momento sta segnando tutti, ma è compito di noi insegnanti e di voi famiglie tutelare il più possibile i nostri ragazzi e fare in modo che nessuno resti indietro.
Mi piacerebbe condividere con voi questa poesia di Bruno Tognoli:
“Il giuramento dell’amicizia”
Tutti per uno, uno per tutti
è questo il patto che noi giuriamo
nei giorni belli, negli anni brutti
tutte le foglie da un unico ramo
e tutti i fiumi in un solo mare
tutte le forze in un solo braccio
e questo braccio ce la può fare
voi ce la fate se io ce la faccio
perché non resti più indietro nessuno:
uno per tutti, tutti per uno.

Potenziamento…digitale e non!
Prof.ssa Li Vecchi Paola

1 commento:

  1. Sono Paola Bray, insegnante in pensione. Esprimo la più viva ammirazione per la professoressa Paola Livecchi. Mi ha colpita molto il paragone del lavoro dell'insegnante a quello della sarta. È vero! Ho cominciato il mio lavoro prima che si parlasse di programmazione e progetti. Erano gli anni '60 e ho compreso subito l'importanza di rivolgere ogni attenzione a "ciascun" allievo oltre che alla classe intera. Per questo oggi con i miei ragazzi conservo un rapporto intenso. La circolare Falcucci mi ha trovata pronta ad affrontare la "diversità". È un lavoro bellissimo anche con le sue inevitabili difficoltà. Grazie a persone sensibili come la professoressa Li Vecchi troveranno nella scuola un vitale centro di cultura e un importante punto di riferimento.

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