Lettori fissi

martedì 24 marzo 2020

La voce del ri-animatore digitale



4 marzo 2020....Nel primo pomeriggio tutti i social e i giornali parlano di una possibile chiusura delle  scuole a causa del coronavirus.
Il ministro dell’istruzione pero’ smentisce …allora tutti a fare i compiti per il giorno dopo, ma intorno alle ore 18:00 il presidente del consiglio conferma la notizia.
Da noi il coronavirus è lontano, in pochi percepiscono la vera tragicità della decisione e il mattino dopo ci sono gruppi di ragazzi in giro che si divertono, altri che si allenano all’aria aperta …ed è una situazione inverosimile.
I professori? le maestre?
Iniziano i dubbi, le domande senza risposta , le ipotesi , i genitori che non sanno come fare e pregano affinché siano davvero soltanto due settimane.
Prime domande: ma si firma sul registro se non siamo in classe? ma i compiti vanno dati direttamente per il 16 marzo oppure rispettiamo le date prefissate?
Menomale che sono in regola con il programma…Io sono stata male e ho perso già due settimane…non ci voleva. Due settimane sono troppe…hanno gli esami!!!


L’incertezza dura poco, le scuole sono chiuse, niente banchi, niente cattedra ma la didattica DEVE andare avanti. Parte il  più grande esperimento di didattica a distanza in Italia. Le lezioni si seguono davanti ad un pc
Si moltiplicano i gruppi di watshapp , consiglio 1D, consiglio 2D, consiglio 3E…..
Skype , zoom, weschool… scrivere i compiti sul registro…sempre !!
Ma la rete non va e io ho soltanto i Giga del cellulare. NO BASTA mi rifiuto!!!
Ma la realtà è che la didattica a distanza è sicuramente un modo per usufruire al meglio degli strumenti tecnologici in nostro possesso, arginando le difficoltà date dalla diffusione dell’epidemia. Ma mentre alcuni gridano EVVIVA, altri lamentano la mancanza di quel rapporto indispensabile nel mondo dell’istruzione, quel contatto umano che rende l’apprendimento relazione, confronto, scambio di cui forse è meglio non fare a meno.
Sono due i significati base della didattica a distanza….ormai DAD per gli addetti al settore: prima cosa ci richiama al senso di professionalità che ci contraddistingue e al nostro compito formativo ed educativo e quindi chi prima e chi dopo tutti sono riusciti a mantenere vivo il gruppo classe, a combattere  il rischio di isolamento anche semplicemente con un messaggino. Altro lato fondamentale è quello di portare avanti il percorso di apprendimento, fare in modo che ogni studente possa essere stimolato e coinvolto in attività significative per il loro sapere ..e allora basta una immagine, un brano musicale, un disegno , un film cosi’ da impegnare tempi “morti”
E’ utile la didattica digitale?
Sicuramente è stata in grado di colmare lo spazio vuoto che il virus ci ha imposto senza darci la possibilità di essere pronti. Torneremo sui banchi ed ognuno di noi sapra’ qualcosa in piu’, ci ritroveremo piu’ “digitali” e forse aprire il registro non ci farà piu’ cosi’ paura. Saremo tutti piu’ veloci a preparare un powerpoint, a registrare la nostra voce per spiegare le slide…finalmente tutti abbiamo dato un senso alla tecnologia.
Ancora una volta la lezione piu’ bella è sopratutto quella avuta dai  ragazzi …e stavolta non dai loro professori, ma dalla vita!
Ritorneranno sui banchi di scuola consapevoli della bellezza della scuola, consapevoli che il tempo passato insieme tra i banchi è un bene prezioso, una opportunità che non devono piu’ lasciarsi scappare … perche sono proprio loro ad emozionarsi di piu’ davanti un semplice PC quando sullo schermo compare l’insegnante che fino a due settimane fa temevano tanto…                                                                          

Il ri-animatore digitale
Annalisa Ciano


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